Alarm Service

I Professionisti della Sicurezza da oltre 20 anni al tuo fianco.

Storia

Sintetizzando… La nostra azienda si è sempre occupata di sicurezza!

Alarm Service® è un'azienda innovativa, impegnata al 100% nel solo settore Security, con studio di progettazione e laboratorio di riparazione, analisi, prova e collaudo per i sistemi di sicurezza ANTINTRUSIONE attivi e/o passivi. Alarm Service, nasce dalla cessione di un ramo d'azienda (anno1995-1996) della Cid Safeguard Snc, di Marina di Carrara. Cid Safeguard, capitanata dal padre Roberto Incerti è stata tra le primissime aziende in Italia specializzata nel 1980 nell'installazione e progettazione della sicurezza in tutte le sue forme (meccanica ed elettronica), tutt'oggi attiva nella sola parte di difesa passiva, casseforti, blindature in genere e impegnatissima oggi nell’ aggiornamento delle serrature di sicurezza. La divisione dei rami ha consentito la specializzazione di Alarm Service sui sistemi antintrusione elevandone lo standard che ha sempre contraddistinto l operato dell azienda. Alessandro Incerti dal 1996 è entrato in Tecnoalarm, scegliendo cosi il più alto degli standard costruttivi, contemporaneamente attivando il Centro di Teleassistenza, ha proiettato l’azienda verso il futuro odierno. Il Centro di Teleassistenza è un vero dispositivo e strumento di manutenzione on line e assistenza remota. Alarm Service in totale vanta un esperienza di ben oltre un trentennio di lavoro specifico nel solo ambito della security.

Missione

La nostra esperienza è sempre stata al servizio del cliente più esigente

Alarm Service® conosce tutta l'evoluzione degli impianti antintrusione, di video sorveglianza, dalle prime centrali d'allarme di tipo elettromeccanico alle sofisticate digitali, fino alla centralizzazione e il controllo in "Teleassistenza" e alla Domotica. Alarm Service, è nel direttivo di una delle Associazioni più importanti nel quadro nazionale A.I.P.S., è depositaria e titolare di un brevetto per la semplificazione dei segnali d'allarme sui sistemi di controllo per tapparelle, e soprattutto rivoluzionaria nel mercato dei servizi di manutenzione, sui propri sistemi. Vanta tra i suoi clienti le Forze Armate dello Stato. E’ nostra missione, continuare a perseguire questa strada senza migrare verso “pensieri troppo commerciali” o sbandamenti dovuti alle varie contingenze economiche europee o mondiali, mantenendo standard qualitativi elevati, e mantenendo la parola data ai ns. clienti. La parola d’ordine: non lasciare mai nessuno indietro, essere sempre presenti, e garantire ciò che si è promesso. Con la capacità di proporre soluzioni sempre più avanzate e prodotti di altissima qualità, e grazie alle sofisticate tecniche di collaudo di Tecnoalarm, possiamo affermare di essere tra i migliori. Architetti, progettisti e interior designer trovano in noi dei partners ideali per la progettazione, l’installazione e la gestione anche personalizzata di soluzioni mirate alla protezione di abitazioni, edifici ed aree private, commerciali e industriali, siti sensibili o grandi superfici esterne o complessi di vaste dimensioni, mantenendo anche un idea di design. Tecnologia, innovazione e design tutti, sono arricchiti da quel tocco di genialità che è una caratteristica unica dell’Italian style.


Tecnoalarm

Alarm Service® è installatore certificato e autorizzato Tecnoalarm

Alarm Service è orgogliosa di essere un Centro Specializzato nell'Installazione e nella Distribuzione di apparecchiature italiane marchiate TECNOALARM, che è tra i primi produttori al mondo nella progettazione e produzione di sistemi di allarme contro il furto e sistemi misti comprendenti la rilevazione fumi, fughe gas e controlli tecnologici. L'Azienda Tecnoalarm è una casa costruttrice assolutamente ITALIANA, è l'essenza di una scelta ad altissimo livello tecnologico, un partner apprezzato da noi e da migliaia di colleghi professionisti e utenti finali che affidano quotidianamente all'azienda torinese la protezione dei propri beni e della propria sicurezza personale. Vanta filiali in tutta Europa e nel mondo ed opera con strutture proprie, in Francia, Spagna e Grecia. Come noi impegnati nelle installazioni, Tecnoalarm da oltre trent’anni progetta e produce i più avanzati sistemi d'allarme, garantendo prestazioni personalizzabili, facilità di gestione e un design che permette l'adattamento dei componenti prescelti all'interno di qualsiasi ambiente, senza comprometterne l'estetica. Non cosi scontato tutto, ma veramente tutto rigorosamente “made in Italy” Per avere maggiori info, vi invitiamo a guardare il sito ufficiale www.tecnoalarm.com
L’installatore specializzato Tecnoalarm é specializzato perché:

  • Utilizza esclusivamente le tecnologie più evolute di Tecnoalarm
  • Segue regolarmente i corsi di formazione
  • Progetta ed esegue gli impianti secondo le normative
  • Offre servizi di teleassistenza e telegestione
  • Interviene entro le 24 ore


A.I.P.S.

Alarm Service® è parte dell'Associazione Installatori Professionali Sicurezza

Nota di Alessandro Incerti...
Nel 1998, conobbi il mio collega Aldo Coronati di Belluno, un “vecchio” della security professionale che aveva idea di costituire un associazione di professionisti su scala nazionale. La sua giusta intuizione e la visione di insieme mi conquistò, insieme ad altri colleghi realizzammo, ciò che ancora oggi è un’associazione riconosciuta e che con grande entusiasmo diffonde attivamente la cultura di security, soprattutto oggi, in questo quadro geopolitico complesso. Sono e siamo orgogliosi di essere parte attiva e soci fondatori di questa grande iniziativa che conta centinaia di aziende colleghe associate.


L’A.I.P.S è un’associazione priva di finalità di lucro che riunisce Aziende che si occupano prevalentemente di installazione e manutenzione di apparecchiature e sistemi di sicurezza. A.I.P.S. oggi è l’unica Associazione che rappresenta in Italia esclusivamente questa categoria professionale. Fra le sue attività:

  • Divulgare la cultura della sicurezza;
  • Collaborare con Istituzioni, Enti pubblici e privati ed Associazioni, nell’interesse della categoria;
  • Tutelare l’immagine del settore;
  • Esplorare il mondo della domanda di sistemi e servizi di sicurezza per consentire alle Aziende associate di dare agli Utenti la migliore risposta in termini progettuali, economici, installativi e di assistenza.
  • L'Associazione è impegnata a sviluppare nelle Aziende la ricerca della migliore qualificazione professionale del settore.
Le Aziende che intendono aderire all'Associazione presentano domanda, sottoscritta dal legale rappresentante, compilando il Modulo di Adesione che deve contenere, oltre alla dichiarazione di conoscere ed accettare le norme statutarie, anche la indicazione dell'attività esercitata, la propria struttura organizzativa aziendale, nonché gli altri elementi conoscitivi che venissero richiesti: in particolare deve svolgere, come principale, l'attività di installazione e manutenzione di impianti di sicurezza e possedere il riconoscimento dei requisiti tecnico-professionali previsti dalle leggi vigenti. Per avere maggiori info , vi invitiamo a guardare il sito ufficiale www.aips.it


Il nostro team

Alarm Service è composta da personale qualificato e collaboratori esterni che sapranno fornirvi la migliore assistenza
Alessandro I.

responsabile tecnico
commerciale vendite
tel. +39 348 2602377
email: responsabiletecnico@alarmservice.it

Daniela P.

contabilità
tel. +39 348 2866830
email: daniela@alarmservice.it


Lorenzo C.

tecnico specializzato
tel. +39 348 2866940
email: info@alarmservice.it


Roberto I.

meccanica casseforti serrature
porte blindate commerciale vendite
Urgenza apertura serrature:
+39 338 7438289
email: cidsafeguard@libero.it

Certificazioni, Corsi aggiornamento professionali, Partecipazioni, Attestati personali.

Alarmservice segue regolarmente corsi di formazione e aggiornamento. E' tra i soci fondatori di A.I.P.S. e vanta la partecipazione ai più importanti corsi inerenti la sicurezza, gli antifurti e la videosorveglianza. Di seguito puoi visualizzare alcuni degli attestati conseguiti nel corso di 30 anni di attività.

INTRODUZIONE ALLA DIFESA DOMESTICA O ABITATIVA

La filosofia di approccio ai sistemi di sicurezza.

“Per difesa domestica o protezione del sito”, vogliamo indicare la somma di tutte le azioni ed espedienti da mettere in essere per scoraggiare o meglio impedire l’intrusione di persone “ostili” all’interno dei nostri ambienti domestici o di lavoro. È quindi possibile e corretto affermare che la difesa domestica non si basa su una singola azione, reazione, o espediente, bensì su un attento studio dell’area da difendere tenendo in considerazione molteplici fattori e aree di lavoro, ciò lo categorizziamo in “valutazione del rischio e progettazione”, ivi perciò per iniziare è bene capire che la difesa di siti sensibili o abitativi si suddivide in diversi settori principali:

  • La difesa passiva, comprende quindi la messa in opera di infrastrutture specifiche o accorgimenti tecnici che renderanno la nostra casa / ufficio / negozio sia poco appetibili all’occhio del possibile malintenzionato sia difficili da avvicinare e/o forzare e quindi intendiamo: porte e finestre blindate, inferriate con particolari tecnici costruttivi, recinzioni e difese perimetrali, all’interno cassaforte o panic room, e tutto ciò che si utilizzava per la nostra sicurezza prima dell’avvento, in soccorso dell’ elettronica.
  • La difesa attiva, che comprende ovviamente il ns. settore di interesse e che è parte ormai indissolubile della ns. vita di tutti i giorni e quindi, sistemi antintrusione di allarme, telecamere in vista, segnali di allarme, luci perimetrali, temporizzate o pilotate, e automazione dei serramenti compreso i cancelli automatici.
  • La difesa dinamica, che comprende sia addestramento alla reazione all’intrusione (piano di fuga, uso di armi, ecc), sia l’utilizzo di mezzi di dissuasione attivi (quali animali da difesa, simulatori di sparo, guardiania e/o istituti di vigilanza ecc).
Nello studio del piano di difesa, noi lo individuiamo con l’anglofona Security Plane, sarà comunque sempre necessario ricordare che qualsiasi accorgimento o azione si andrà a mettere in atto per difendere la nostra “proprietà” non dovrà trasformarsi nel nostro incubo, o ancora peggio nel nostro nemico. Se ad esempio decidiamo di mettere le inferiate alle finestre, dovremo considerare un piano di fuga che, evitando l’impedimento oggettivo delle inferriate, ci permetta di scappare dal luogo difeso con agilità qualora il malintenzionato riuscisse comunque a entrare, o nel caso avessimo un’emergenza quale un Incendio o peggio un terremoto !!!

Fin qua, abbiamo quindi evidenziato che la difesa domestica è un lavoro complesso, che quindi come detto in precedenza, richiede un vero e proprio studio o piano di azione, e ovviamente occorre demandarlo a professionisti della security. La stesura di questo piano dovrà forzatamente comprendere risposta alle seguenti domande:
  • Che tipo di obiettivo sono io e quale target sono per il malintenzionato?
  • Che tipo di difesa voglio avere?
  • Qual è il mio budget?
  • Quali sono i miei parametri di tolleranza (ovvero, quanto voglio limitare o agevolare la mia libertà, quali e quante cose/persone voglio o devo proteggere, cosa sono disposto a perdere in caso di un attacco)?
  • Qual è la mia preparazione tecnica e conoscenza dei vari sistemi?
  • Chi è il mio “nemico”? Noi lo individuiamo come “Minaccia”
Stabilito quindi il reale livello di rischio e di protezione, andiamo a vedere quali parametri ci aiuteranno a capire cosa fare per meglio difenderci: Un consiglio che funziona sempre è quello di provare a calarci nei panni di un aggressore, ma considerato che voi non lo siete, lo faremo noi e quindi vi poniamo delle domande :
  • che cosa fareste per entrare in casa vostra sena usare le chiavi?
  • Quali sarebbero le vostre strategie?

Vi sorprenderete, notando quanti differenti modi ed espedienti potrete inventare! Quasi tutti inizieremo a valutare le varie possibilità tra cui si andrà dalla classica effrazione con rottura di finestre o forzatura di porte, all’indossare un bell’abito e suonare direttamente al campanello fingendosi il vicino o il funzionario della compagnia dei telefoni, all’aspettare che la sfortunata vittima dimentichi una porta o una finestra aperta… Insomma, siamo onesti, tutti saremmo (idealmente) capaci di progettare un’invasione domestica! Allora perché non provate a farlo in un abitazione altrui ??? A questa domanda ci sono molte risposte, che probabilmente vanno dall’essere fondamentalmente onesto, alla cultura, alla paura delle conseguenze, al non capire se lo specifico obiettivo valga la pena del rischio, ecc ecc ma sorprendentemente ,tutte queste motivazioni (o quasi) hanno un comune denominatore: Il DUBBIO. Ebbene si “IL DUBBIO” è la nostra prima e grande regola per pianificare una corretta difesa dell’ambiente domestico. Dovremo quindi essere in grado di mettere in opera sufficienti espedienti e o sistemi per indurre il possibile malvivente nel Dubbio:

  • Sono in casa?
  • Hanno un allarme? Che tipo? Con quali reazioni?
  • Quella telecamera mi farà scoprire? E’ visionata da remoto ? ce n’è più di una?
  • Quelle finestre sono blindate? Le serrature sono robuste?
Ecco qua, alcune domande che il ladro si pone giustificatamente, e quando il dubbio vincerà sull’intenzione di “irruzione” probabilmente la nostra abitazione/ufficio non saranno considerati più appetibili o quanto meno resistenti! Ovviamente se leggete tra le righe delle domande che il “ladro/assalitore” si dovrebbe porgere, scoprirete quali e quanti espedienti possano essere già sufficienti ad un’iniziale difesa, ma onestamente, spero con queste righe di aver fatto breccia nelle vostre menti, facendo capire a tutti quelli che vedono la difesa domestica come “un arma detenuta in casa o un semplice gancetto alle tapparelle”, che la difesa domestica è cosa ben più seria e complicata di quel che vorrebbe sembrare, e che solo professionisti qualificati, con background e know how dimostrabile potranno aiutarvi.

Per Furto si intende generalmente l’impossessamento di un bene altrui. Tali beni possono essere classificati in: beni di famiglia, merci, materie prime, prodotti finiti, preziosi, macchinari, apparecchiature, opere d’arte ecc. ecc. Questa tipologia di sinistro, può causare danni di una certa rilevanza per una famiglia e per l’Impresa- Nel caso in cui esistessero forme assicurative; Oltre alla stima delle cose da assicurare, è assolutamente necessaria una giusta valutazione del rischio furto. Questa valutazione, se commisurata a non professionisti, può rilevarsi di forte svantaggio per l’assicurato nell’eventuale calcolo dell’indennizzo.

Nelle religioni di riferimento :
Esodo 20,2-17 [15] Non rubare
Deuteronomio 5,6-21 [19] Non rubare.
Al-Mâ'ida (v. 38). Maometto disse: "Ci sia la maledizione di Allah sul ladro che ruba un uovo e la sua mano sia amputata, e su chi ruba una fune e la sua mano sia amputata".

Antintrusione e Videosorveglianza

Diffidate dei giocattoli o degli accrocchi.

Stai valutando l'acquisto di un impianto di Antintrusione o Videosorveglianza ?

SICUREZZA è un termine molto complesso, che a volte si cerca, con difficoltà, di sintetizzare. Per chi lavora in questo settore, il termine ha molte sfumature e certo comprende il rapporto di domanda e offerta con il Cliente e quindi delle opportunità di business.

In questi ultimi anni i mercati si sono evidentemente contratti a causa della recessione: pur aumentando gli atti predatori e quindi la maggiore domanda di sicurezza, la minore disponibilità economica non permette l'acquisto di “sicurezza”. In considerazione della mia esperienza, posso affermare che gli Installatori di oggi (quelli con la I maiuscola, i professionisti) sono - o sono figli di - quei pionieri che sul finire degli anni '70 hanno colto le potenzialità che la tecnologia cominciava ad offrire nell'ambito della prevenzione del crimine. Oggi questi Installatori si trovano parte di un business che ha visto fiorire figure che li schiacciano e comprimono il loro già limitato spazio di attività: Evidentemente molti venditori di security, confondono l’idea di “mettere in sicurezza” una struttura critica o anche semplicemente un abitazione, con la più pratica forte idea di business, anziché con la spinta emotiva dell’etica professionale che ci contraddistingue.

10 Regole per non sbagliare l acquisto:

  • Diffidate di: improvvisatori elettricisti, trafficoni , professionisti del fai da te, informatici che non siano specializzati nell’ ambito della security , e spesso anche istituti di vigilanza sprovvisti delle conoscenze di progettazione e di comparto tecnico, più motivati ad uno scambio economico che ad una vera e definitiva soluzione tecnica professionale.
  • Diffidate dei vari vendors che promettono apparati a basso costo, pre configurazioni con la possibilità di installare da soli un sistema antintrusione o di videosorveglianza, diffidate da ciò che non è regolamentato dalle norme tecniche europee, nella fattispecie la norma CEI EN. Per i sistemi antintrusione e la L. 186/68 e del DM 37/2008 CEI EN 50131-1; per i sistemi di videosorveglianza
  • Richiedete sempre la certificazione del sistema di sicurezza come a norma di legge 37-2008
  • Sappiate che per l ‘installazione di un sistema di videosorveglianza esistono delle leggi severe che riguardano la privacy e in ambito lavorativo il rilascio da parte dell’ Ispettorato del lavoro territoriale, l’autorizzazione all’ installazione di telecamere a circuito chiuso,… le sanzioni sono pesantissime!
  • Richiedete sempre la visura camerale per la quale viene attribuita la lettera A e B che garantisce tale operatività, e diffidate dalle visure camerali che riportano solo nell’attività di esercizio solo la dicitura descrittiva “installazione di sistemi di sicurezza e video sorveglianza”
  • Diffidate da chi vi promette l'uso e un installazione intuitiva di kit senza fili, pensati in modo che l'utente possa installarli da solo, velocemente e con estrema facilità soprattutto su internet,…
  • Diffidate da chi dice che per installare un’impianto d'allarme wireless non servano conoscenze specifiche, perché è solo sufficiente disporre di un po' di tempo. NIENTE DI PIU FALSO! I ns. tecnici sono diplomati periti elettronici e specializzazione in telecomunicazioni!!!
  • Accertatevi che i componenti dell'impianto possiedano le necessarie certificazioni e siano possibilmente marchiate IMQ (Istituto Marchio Qualità). NOTA: Ogni antifurto deve avere il marchio CE - Compatibilità Elettromagnetica. La marcatura CE è obbligatoria per tutte le apparecchiature elettroniche e quindi anche per le apparecchiature di allarme
  • Ricordate che un bravo installatore vi lascerà istruzioni dettagliate e sarà disponibile a soddisfare ogni vostra richiesta di chiarimento, perché un dispositivo di sicurezza, per essere efficace, deve essere impiegato in modo appropriato e continuo. Accertatevi fin da subito sulla concreta assistenza successiva e informatevi almeno indicativamente sui costi delle manutenzioni periodiche. È fondamentale stipulare un contratto di manutenzione, perché l'impianto d'allarme è una macchina complessa che va controllata e revisionata periodicamente per mantenerla in efficienza. Pretendete un minimo di "garanzia": 12 mesi per gli impianti, 24 mesi per i prodotti.
  • Valutate infine alcune plusvalenze che possono rafforzare il legame di fiducia con l'installatore: la sua esperienza nel settore, le qualificazioni specifiche, l’eventuale possesso di attestazioni e/o certificazioni di qualità aziendale.

PENETRATION TEST

Test Penetring & Vulnerability Assessment penetration test

Nei feuilleton francesi o nei romanzi d’appendice del fine 800’, a quei tempi, il ladro poteva essere ritenuto o rappresentato come “ladro gentiluomo” ma solo in senso puramente letterario. Nel gergo vittoriano, un "ladro gentiluomo" era un ladro particolarmente educato e istruito. Così come nel '700 alcuni pirati marittimi, venivano così etichettati "Nelle cronache dell'epoca fecero scalpore gli atti di alcuni criminali dai modi signorili",... Oggi le cose sono profondamente cambiate e l’atto predatorio è più che mai sinistro ed efferato sino ad eclatanti risultati, letti più volte sulle cronache editoriali nazionali. Spesso facciamo il consuntivo e progettiamo sistemi di sicurezza degni di questo attributo, ma non sempre il probabile e attento interlocutore, diventerà poi un nostro cliente o di un altro serio professionista. Spesso accade che per motivi di costo, il sistema proposto non venga accettato, e spesso il richiedente, trova panacee che spinte da bravi commerciali, ma improbabili professionisti, vengano anche installati in modo improprio, al di fuori dei termini tecnici costruttivi e non adatti allo scopo per il quale il cliente è disponibile a spendere … ma non troppo.

Su inspirazione di Sneakers – I Signori della Truffa un film degli anni novanta, ho iniziato a rendermi conto che il più delle volte, il povero sfortunato cada nel l’errore di accettare un’installazione, o di acquistare un semplice “sintema di suonerie o avviso “ che alla fine non darà tutta quella serie di prerogative di security richieste.

Per questo motivo e in collaborazione con periti di parte o CTU , esercitiamo anche privatamente previo accordo tra le parti e a fronte di un contratto scritto e con finalità economica , il test del vs. sistema di sicurezza e o la tenuta dello stesso, in termini anglofoni: Test Penetring & Vulnerability Assessment penetration test.
L’interesse per la sicurezza dei sistemi di sicurezza passivi ,attivi e informatici è cresciuto negli ultimi anni proporzionalmente alla loro diffusione. Sempre più spesso grandi aziende ,privati , lo stesso Stato o i tribunali ,sono alla ricerca di “Hacker etici” da assumere ed impiegare al fine di scongiurare minacce derivanti da attacchi esterni essi siano di tipo fisico che informatico . La tendenza è affidarsi alle competenze di chi ben conosce le varie tecniche di attacco per poterne prevedere ed ostacolare con anticipo le mosse dei predatori .
Avere le competenze, non significa avere studiato o avere una laurea , se poi non si è mai stati sul campo , così come la storia militare insegna che un Tenete uscito da West Point , non è all’altezza di un Sergente di trincea .

L’obiettivo primario è testare il sistema di sicurezza e relazionare, nei tempi previsti, ai soli utenti che ne hanno facoltà. Il sistema antintrusione, che deve essere in grado d’impedire l’accesso abusivo alle strutture e/o l’alterazione delle informazioni, sia da parte di utenti non autorizzati che da eventi accidentali. Vari fattori contribuiscono al raggiungimento di tale fine: la robustezza delle apparecchiature in termini di hardware e software di base e applicativo, l’affidabilità hardware dei dispositivi, il fattore umano, e eventuali insider aziendali o civili.
Le metodologie adottate hanno il comune obiettivo di fornire una conoscenza dettagliata sullo stato di sicurezza del sistema preso in esame e conferirli al cliente, compreso i test cronografici sui tempi di intervento reali di chi è preposto al controllo fisico e sena alcun preavviso (istituti di vigilanza).

Ciò permette di:
  • verificare che non sia possibile ottenere accessi non autorizzati;
  • valutare se, per una minaccia con privilegi minimi, sia possibile accedere alle strutture e in che modo e in quali tempi e con quali arnesi.
  • verificare che un determinato software (es. una web application) non contenga vulnerabilità tali da permettere, ad un malintenzionato, di ottenere accessi non autorizzati a dati e servizi riservati, o accedere in modo forzato alle strutture.

Durante i penetration test (PT) vengono effettuate delle vere e proprie simulazioni di intrusione, ipotizzando diversi scenari di attacco e combinando tecniche manuali all’utilizzo di strumenti meccanici, ed elettronici , radio & informatici. Possiamo riassumere l’intera attività di Penetration Testing che attiveremo ,in diverse fsi anche in giorni diversi, così come esercitato dalle probabili minacce: predatori di passaggio, o pianificatori seriali.

  • 1, First approach
  • 2, collecting information/ Information Gathering
  • 3. Assessment of vulnerability
  • 4. Second approach
  • 5. Planning
  • 6. Attack- Maintaining Access
  • 7.Debreafing & Reporting Commitance; Vulnerability Assessment

! Il prezzo e l ingaggio del personale altamente qualificato , sarà preventivato e valutato insieme al CTU oppure con il cliente privato, che volesse testare o “periziare” realmente il proprio dispositivo di security –

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FURTO

Test Penetring & Vulnerability Assessment penetration test

Tipi di furto probabili:

  • Furto con scasso  indoor / outdoor (abitazione, negozio, ufficio, infrastruttura critica)
  • Furto generico indoor / outdoor (abitazione, negozio, ufficio, infrastruttura critica)
  • Rapina indoor / outdoor (abitazione, negozio, ufficio, infrastruttura critica)
  • Scippo (personale)
  • Atti vandalici al contenuto indoor o outdoor derivata  da tentativo di furto (abitazione, negozio, ufficio, infrastruttura critica)
  • Furto con uso fraudolento delle chiavi (abitazione, negozio, ufficio, infrastruttura critica)
  • Furto mediante aperture di serrature elettroniche (abitazione, negozio, ufficio, infrastruttura critica)
  • Furto clandestino (abitazione, negozio, ufficio, infrastruttura critica)
  • Furto dell’ auto (abitazione, negozio, ufficio, infrastruttura critica)
  • Furto di pannelli solari (abitazione, ufficio, infrastruttura critica)
  • Furto commesso o agevolato dagli addetti domestici o insider (abitazione, negozio, ufficio, infrastruttura critica)
  • Truffa tra le mura domestiche (abitazione, negozio)
  •  

Guasti cagionati dai ladri probabili:

  • Lavori straordinari di pulizia per il ripristino  dell abitabilità  > agenzia pulizia
  • Sostituzione delle serrature di sicurezza come dispositivo “sacrificale” > tecnico specializzato serraturiere
  • Sostituzione di casseforti danneggiate come dispositivo “sacrificale” > tecnico specializzato serraturiere
  • Sostituzione di parti danneggiate del sistema d’allarme come dispositivo “sacrificale” > tecnico specializzato
  • Ripristino dati sensibili su furto PC ,Server  ,telefoni e tablet  (disaster recovering ) > tecnico specializzato
  • Spese di rifacimento dei documenti personali
  • Riassetto dei locali e potenziamento sistemi di sicurezza > tecnico specializzato
  • Prenotazione e spese alberghiere
  • Rientro immediato da zone di villeggiatura
  • Risarcimento di beni in deposito  o riparazione verso terzi (preferibile assicurazione)

NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO

Cercando di non annoiarvi riassumerò in poche righe per le maggiori macro aree settoriali, questo solo per incuriosirvi ma anche per confermarvi quanta professionalità e “tecnicismi” sono dietro ad un sitema di sicurezza sia esso di videosorveglianza o antintrusione ...

Nel 1968 viene emanata la legge 186 che stabilisce il principio della regola dell'arte.

  • La norma CEI viene considerata come regola d'arte.
  • Con la legge 46/90, per la prima volta in Italia è stato regolamentato il settore con l'introduzione di una nuova figura del professionista.
  • Il D.M. 37/08 sostituisce la legge 46/90
  • Il nuovo D.M. 22 gennaio 2008, n. 37 è in vigore dal 27 marzo 2008 ν Sostituisce la legge 46/90
  • Viene ampliato il campo di applicazione a tutti gli edifici, indipendentemente dalla destinazione d’uso
  • Per gli impianti antintrusione non ci sono differenze sostanziali
  • Si rimanda a testo del Decreto per maggiori dettagli ν Decreto legge del 25 giugno 2008, n. 112 sopprime l’Art. 13 del D.M. 37/08 (riguardante la dichiarazione di conformità o rispondenza degli impianti) successivamente convertito in legge n. 133 del 21 agosto 2008 (G.U.192)
  • Gli impianti antintrusione sono soggetti all’applicazione  del D.M. 22 gennaio 2008, n. 37 (Art. 1, lettera b)
  • Impianti a regola d’arte
  • Rispetto delle norme tecniche UNI (Ente Italiano di Unificazione) e CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano).

La conformità alle norme CEI viene comunemente considerata come la regola d’arte (http://www.ceiuni.it , http://www.uni.com/it ) ν CEI 79-2: Norme particolari per le apparecchiature I, II, III livello - Maggiore è il livello, maggiore è la prestazione. Ad esempio per i contenitori:

  • I livello: protezione antiapertura
  • II livello: protezione antiapertura + antirimozione
  • III livello: protezione antiapertura + antirimozione + antiperforazione
  • CEI 79-3: Norme particolari per gli impianti I, II, III livello - Maggiore è il livello, maggiore è la prestazione. Il livello di un impianto viene calcolato in considerazione di vari fattori tra cui:
  • Tipologie di protezione
  • Quantità di locali protetti
  • Livello CEI 79-2 dei componenti utilizzati

Leggi e normative di riferimento per sistemi antintrusione:

Il CEI ha pubblicato il volume “Sistemi ed Impianti di allarme intrusione” che raccoglie le due norme fondamentali di riferimento, la nuova edizione della Norma CEI 79-3 “Prescrizioni particolari per gli impianti di allarme intrusione” , la Norma CEI EN 50131-1 “Sistemi di allarme intrusione e rapina. Parte 1: Prescrizioni di sistema” e il foglio di interpretazione CEI EN 50131-1/IS2.
Gli impianti di allarme intrusione e rapina costituiscono uno dei presidi fondamentali per la sicurezza dei beni e delle persone. Progettare, installare e manutenere a regola d’arte è quindi una necessità sempre più sentita, ma anche un preciso obbligo ai sensi della L. 186/68 e del DM 37/2008.
Progettare un impianto di allarme intrusione e rapina significa innanzitutto analizzare il rischio ossia acquisire la conoscenza dei pericoli che incombono, per poter dirigere sforzi e risorse a difesa delle aree più vulnerabili e scegliere le contromisure più adatte a contrastare le minacce previste con le risorse disponibili.
Per realizzare questo tipo di impianto a regola d’arte è necessario, inoltre, scegliere, coordinare ed installare prodotti con caratteristiche tali da assicurare che il sistema, nel suo complesso, garantisca il livello di prestazione richiesto e, al contempo, riduca al minimo gli allarmi indesiderati.
Per questi motivi il CEI ha voluto raccogliere in un unico volume la Norma CEI 79-3 che rappresenta il riferimento per la progettazione, realizzazione, verifica e manutenzione degli impianti di allarme intrusione, la Norma CEI EN 50131-1 che specifica i requisiti funzionali e prestazionali e le classi ambientali dei sistemi di allarme, per costituire un utile strumento di approfondimento sulla progettazione di questi impianti e familiarizzare con i concetti fondamentali delle norme del CT79 sui Sistemi di allarme, insieme al foglio di interpretazione CEI EN 50131-1/IS2.
Il Volume “Sistemi ed impianti di allarme intrusione”, che comprende tutti e tre i fascicoli, è in vendita presso tutti i punti vendita CEI e CEI WebStore al prezzo di copertina di € 160,00 (Prezzo Soci € 128,00).

Leggi e normative di riferimento Videosorveglianza e privacy:

CEI 50132-7:2014  Sistemi di videosorveglianza per applicazioni di sicurezza (Work in progress) Legge 300/1970  Adempimenti in materia di TVCC, privacy e luoghi di lavoro Principio di liceità

  • Necessità di attenersi alle norme che disciplinano la materia in campo civile, penale ed amministrativo.
  • Principio di necessità ν Corretto rapporto tra le finalità da raggiungere e lo strumento utilizzato.
  • Modalità di raccolta e cancellazione delle immagini.
  • Principio di proporzionalità
  • Rapporto tra gli scopi perseguiti e impiego di telecamere.
  • Sono insufficienti altri sistemi di controllo?
  • Principio di finalità
  • Pertinenza dell’utilizzo delle immagini. I dati raccolti non devono essere eccedenti rispetto alla finalità.
  • Codice Penale: Interferenze illecite nella vita privata (art. 615 bis C.P.)
  • Legge n. 300/1970 (Statuto dei lavoratori) – art. 4 ν Testo Unico (D.Lgs. 196 del 30-06-2003) Codice in materia di protezione dei dati personali ν Diritto di accesso ai dati acquisiti mediante impianti di videosorveglianza (19.12.2001)

Quindi : Individuare le finalità della sorveglianza e la compatibilità della stessa con le norme di settore vigenti

  • 2. rispettare i principi di correttezza e liceità del trattamento
  • 3. effettuare, se dovuta, la notificazione al Garante
  • 4. fornire agli interessati una chiara e completa informativa
  • 5. non violare il divieto di controllo a distanza dei dipendenti sancito nello statuto dei lavoratori.
  • E, registrare le sole immagini indispensabili per perseguire lo scopo dichiarato, evitando, per quanto possibile, immagini dettagliate o ingrandite
  • 7. individuare il periodo massimo di conservazione delle immagini
  • 8. nominare i soggetti responsabili ed incaricati del trattamento
  • 9. non utilizzare i dati raccolti per altri scopi 10. per le telecamere situate agli accessi dei centri storici, o delle zone a traffico limitato, rispettare le disposizioni contenute nel D.P.R. 250/1999 Decreto Legge n.11 del 23 Febbraio 2009 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 45 del 24 febbraio 2009) ora Legge 23 Aprile 2009, n.38, relativa alle "Misure urgenti in materia di sicurezza pubblica e di contrasto alla violenza sessuale, nonché in tema di atti persecutori“ introduce una sostanziale novità, contenuta nell'art. 6, punti 7 e 8
  • Enti pubblici possono far installare sistemi video ad alta tecnologia e mantenere le registrazioni per 7 giorni
  • Valgono tutte le restrizioni del Garante in materia.


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